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La Scarpa di Acciaio è Fondamentale Nelle Gare di Flat Track

Steel Shoe Is “Sole” Of Flat-Track Motorcycle Racing

Il regalo statunitense al mondo

Il pilota di REV’IT! Johnny Lewis spiega lo scopo della scarpa di acciaio nel flat track, una forma secolare di competizione motociclistica che Gerald Foster, autore del libro “The Complete Book of Flat Track Racing”, ha definito “il regalo non ancora aperto degli Stati Uniti al mondo”.
“Non si può far derapare una moto a metà.”

Non ci sono vie di mezzo nelle gare professionali di moto da flat track: o si è impegnati fino in fondo o non lo si è. “Non si può far derapare una moto a metà”, dice il vincitore della gara del campionato americano di bicilindriche da flat track Johnny Lewis.

In apparenza, il flat track sembra molto semplice: girare a sinistra, accelerare e ripetere. Approfondendo il discorso, si scopre che si tratta di una delle forme più impegnative e spesso strazianti di sport motoristici, indipendentemente dal numero di ruote.

“Le gare sono quanto di più vicino si possa immaginare, manubrio contro manubrio, gomiti e ginocchia, a velocità fino a 210 km/h”, spiega Lewis, un veterano della serie che rappresenta il team Moto Anatomy X Powered by Royal Enfield. “Ci scontriamo dalla metà del rettilineo fino alla curva”.

“Ci scontriamo dalla metà del rettilineo fino alla curva”.
Semplicissimo ma così unico

Le gare di flat track americano si svolgono in senso antiorario su ovali di terra battuta che costellano gli Stati Uniti, dalla Florida alla California e in una dozzina di stati nel mezzo; di solito sono recintati o murati all’interno e all'esterno per impedire che i mezzi da corsa, o gli equini erranti, nel caso degli ippodromi, escano dal percorso. I TT sparsi qua e là aggiungono un angolo a destra e persino un salto.

Definito “lo sport estremo originale degli Stati Uniti”, il flat track affonda le sue radici in un secolo di competizioni, con eventi di lunga data come lo Springfield Mile e il Peoria TT. “Il flat track è una forma di competizione piuttosto storica”, afferma Lewis. “Il legame è che è così semplice ma così unico”.

Parte di ciò che rende unico il flat track è la scarpa di acciaio che ogni pilota indossa sopra lo stivale sinistro, indipendentemente dall’esperienza o dalla classe di gara.

“... più peso il peso è maggiore, più leggera diventa la ruota anteriore”.
The Shoe Man

Il compianto Ken Maely, conosciuto in tutto il mondo come “The Shoe Man”, ha iniziato a produrre scarpe di acciaio nel 1950. Alla richiesta di descrivere lo scopo della scarpa, Maely ha risposto: “Si può regolare la maneggevolezza di una moto in base alla quantità di peso che si pone sulla scarpa: più peso il peso è maggiore, più leggera diventa la ruota anteriore”.

Decenni dopo, Lewis fa eco ai pensieri di Maely. “Se percorri un rettilineo con entrambi i piedi sulle pedane, il 100% del peso della moto grava sui pneumatici”, spiega. “Quando si toglie il piede sinistro dalla pedana e lo si sporge entrando in curva, ora meno del 100% del peso della moto è sui pneumatici.

 

Se la pista ha una trazione maggiore, potremmo appoggiare il peso sul piede per alleggerire la moto. Ora ho il 30% del peso della moto sul piede e il restante 70% è suddiviso tra i pneumatici anteriori e posteriori. Di solito la ripartizione è piuttosto omogenea”.

Come il timone di una barca

La gamba sinistra di un flat tracker è come il timone di una barca, spiega Lewis, che ha fondato la Royal Enfield Slide School by Moto Anatomy con sede in Florida. “Quando tiri fuori la gamba sinistra, dico ai miei studenti, la moto inizierà a cambiare direzione perché si introduce l’angolo di piega. Tutto il resto segue. È il primo passo.

“Quando introduciamo l’angolo di piega per far cambiare direzione alla moto, stiamo spingendo la moto contro il terreno. Maggiore è il peso che stiamo dando alla scarpa, più è possibile derapare con la moto, aumentare la velocità e cambiare la direzione. Le moto moderne da flat track hanno freni posteriori, ma ad eccezione di quelle da TT, i freni anteriori non sono consentiti.

“Il mio migliolino fa da apripista”

Le condizioni del tracciato variano, quindi la scarpa è curva, anche sui lati. Questo le permette di deviare oggetti mentre i piloti derapano in una curva. I produttori di scarpe modellano i loro design per specifici stili di guida e tipi di stivali.

Per decenni, i corridori di flat track hanno indossato i tradizionali scarponi alti da uomo con stringhe, attorno ai quali Maely e altri hanno praticato il loro talento. Gary Kinzler di Lightshoe, che realizza le scarpe di acciaio di Lewis, offre modelli per stivali da strada, trial e motocross. Lewis preferisce quest’ultimo.

“Gary sa dove metto il mio piede, e acon che angolo”, afferma Lewis. “Aggiunge materiale in un punto, e perché sa come pianto il piede, prima con il mignolo, forma la scarpa in maniera un po’ diversa. Quel bordo mi aiuta a scivolare su un punto molto sconnesso o aderente della pista”.

Ai motociclisti viene detto di guardare dove vogliono andare. Per i flat tracker, il piede sinistro apre la strada. “Punto il mio piede nella direzione in cui voglio andare”, ci dice Lewis. “Se studi le mie foto, puoi vedere il mignolo del mio piede puntare verso l’interno della pista, dove voglio andare. È anche dove dovrebbero guardare gli occhi e dove dovrei puntare il petto.

Punto il mignolo del piede interno, e mentre metto giù il piede, il peso va sul tallone. Quindi la parte esterna sinistra della scarpa si ritrova con un’area consumata. Il resto della scarpa quasi non conta. Posso consumate una scarpa di acciaio abbastanza rapidamente, perché la utilizzo costantemente sempre nello stesso punto”.

L’impronta digitale dei flat tracker

“I piloti professionisti sono così precisi dove mettono i piedi più e più volte che consumano molto rapidamente il punto della scarpa di acciaio e devono farlo rifare. I nuovi piloti non consumano le scarpe d’acciaio perché ogni volta toccano un punto differente”.

Quei punti consumati sono l’impronta digitale di un flat tracker. “Posso dire dai punti consumati sulla scarpa di acciaio come un pilota mette giù il piede. Nella mia scuola chiedo sempre ai miei studenti di farmi vedere la loro scarpa di acciaio; posso darci un’occhiata e dire tu stai facendo questo o quello. E sempre si domandano come posso saperlo”.

Come agire su un interruttore

“Anche i motocrossisti usano i piedi”, osserva Lewis, “ma il loro obiettivo è diverso. Loro di solito mettono il piede in avanti e in alto, verso l’asse anteriore, angolato verso la ruota. Quando ci si imbatte in un avvallamento, si vuole essere in grado di riprendere il piede. I motocrossisti puntano la punta del piede per tenere la moto nel solco.

Se lo facessi nel flat track, puntando la punta del piede lontano dalla direzione di marcia, dovrei usare di più la parte superiore del corpo per far curvare la moto. Poi, la ruota anteriore seguirebbe. Ruotando il piede si cambia la posizione del bacino, del petto, delle spalle, delle braccia, della testa e degli occhi. È come agire su un interruttore, tutto reagisce alla posizione del piede”.

Anche i piloti di speedway indossano scarpe di acciaio, ma la loro forma è diversa. “Una volta che un pilota di speedway diviene veloce nel flat track”, dice Lewis, “non sarà in grado di utilizzare la scarpa da speedway perché continuerà a urtare col piede, perché avrà bisogno di una forma da flat track. Il flat track è veramente così specializzato”.

Scarpa di acciaio lucente

La prossima volta che ti trovi a una gara del campionato AFT, a bordo pista a Lima, Sacramento o Volusia, vai verso l’interno della prima curva e guarda il lato esterno del piede di Lewis: sarà avvolto in una scarpa di acciaio lucente che punta verso di te, sfiorando il solco, conducendo Lewis attorno alla curva.

TESTO E IMMAGINI DIChi è Johnny Lewis

Pilota di flat track tutto americano, Johnny Lewis, nato a Coatesville in Pennsylvania, si è stabilito nei solchi del campionato americano di flat track in sella alla sua iconica Royal Enfield numero 10. Dopo aver vinto il prestigioso premio di Atleta sportivo dell’anno AMA nella categoria flat track nel 2004, essere divenuto campione nazionale di flat track svariate volte ed essere passato a gareggiare professionalmente in supermoto in tutti gli Stati Uniti, il pilota REV’IT! Johnny Lewis è diventato un punto fermo nella scena del flat track americano dal suo ritorno a tempo pieno nella serie nel 2009. Dopo aver fondato la sua scuola di guida di flat track Moto Anatomy a Center Hill in Florida nel 2015, Lewis ha condiviso la sua esperienza nell’insegnare ai nuovi piloti i segreti delle derapate, oltre ad essere stato prezioso nello sviluppo del tentativo di Royal Enfield di conquistare la classe bicilindriche di serie nell’AFT.

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