Il proverbiale seme è stato piantato da Dennis in un lavoro precedente, come responsabile della ricerca e sviluppo per uno dei più grandi marchi di jeans al mondo. È stato allora che è entrato in contatto per la prima volta con il tema della sostenibilità. “Un collega ha offerto l’ispirazione e io mi sono occupato della commercializzazione, implementando e creando. All’inizio la abbiamo spinta su una scala relativamente piccola, ma sempre con la domanda in fondo alla mente di come farla crescere”, ricorda.

L’attenzione per le piccole cose è ancora presente nel suo attuale ruolo in REV’IT!. Dennis spiega: “L’approccio del settore motociclistico tradizionale è in contrasto con gli aspetti importanti per la sostenibilità, ma non dobbiamo dimenticare che il settore dell’abbigliamento tradizionale non ha fatto molto meglio fino a poco tempo fa. Immaginate la mia sorpresa nello scoprire quanta poca risonanza abbia avuto l’argomento tra i motociclisti: persino all’interno di REV’IT! c’erano differenze nel modo in cui la sostenibilità era considerata in termini pratici, soprattutto se si considera che la sostenibilità è inclusa è inclusa nella nostra missione: creare un futuro sostenibile per il motociclismo. Per me questa missione è molto più di un semplice slogan, è qualcosa in cui credo veramente”.

Sebbene la predicazione di queste convinzioni faccia parte dell’aspetto pratico del suo lavoro quotidiano, ovvero la guida del processo per la ricerca di soluzioni sostenibili nello sviluppo dei prodotti, egli ritiene che si possa ottenere altrettanto dalla guida delle persone e dal cambiamento di mentalità. Dennis: “Quando si parla di innovazione, la gente pensa subito a grandi sviluppi, come ad esempio la tecnologia degli airbag. La sostenibilità però è anch’essa un modo di innovare. Anche se fa parte del modo di fare di REV’IT! voler passare subito da zero a cento”. 

Nel piegare e guidare in modo funzionale e creativo questo entusiasmo intrinseco, Dennis ricorre alle sue conoscenze e alle sue esperienze per creare lo slancio necessario, attuando piccoli cambiamenti che hanno un grande impatto. Il responsabile dello sviluppo prodotti spiega come: “il passaggio all’implementazione di materiali riciclati è un primo passo. L’idea che il riciclato sia di qualità inferiore rispetto al materiale vergine si basa su ipotesi e abbiamo dovuto fare delle ricerche. È emerso che la resistenza alla lacerazione di alcuni materiali in poliestere riciclato era effettivamente superiore a quella del suo predecessore, un vantaggio aggiuntivo molto gradito. Utilizziamo il poliestere per creare la fodera di molti dei nostri prodotti. L’implementazione di un passaggio relativamente semplice dai tessuti in poliestere vergine all’utilizzo di materiali riciclati ci ha permesso di avere un impatto su gran parte della nostra collezione in un colpo solo”.

La prospettiva e l’approccio con cui Dennis vive è quello di ripensare lo status quo. Quando gli si chiede: “perché dovremmo fare questo o quello?” lui risponde chiedendo: “perché no?”. Questa visione ottimistica non intacca però il suo senso della realtà. “Naturalmente è fantastico che circa il cinquanta per cento della nostra nuova collezione sia composto da materiali riciclati. Dimostra che l’abbigliamento tecnico, come quello da moto, può essere sostenibile e non è assolutamente un declassamento. È una prova di concetto e questo mi spinge ancora di più”.

Concludendo con passione e con un’adeguata moderazione: “Spero soprattutto di ispirare altri marchi a prenderne atto. Come REV’IT! mi ha ispirato a voler lavorare qui, parlando come marchio, per puntare a un futuro sostenibile. Ovviamente, molti dei miei colleghi qui in REV’IT! hanno una grande passione per le moto e il motociclismo, mentre io non ho nemmeno la patente. La mia passione deriva dall’amore per la tecnologia e dai valori ambiziosi che perseguiamo, insieme”. 

La storia di Dennis è solo una delle tante storie di sostenibilità delle persone che lavorano per l’obiettivo di REV’IT! di creare un futuro sostenibile per il motociclismo. Spinti dalla passione per i loro rispettivi campi, ognuno di loro contribuisce a far sì che i loro sforzi contino, per fare la differenza ogni giorno.