Training Day: Lezioni nel deserto

Matias però ha dovuto rinunciare a quell’avventura all’ultimo minuto e chiamare un sostituto. Una caviglia rotta poco prima di partire con Gregor e gli altri per inseguire la celebre “ora magica” ha messo i bastoni tra le ruote.

Fortunatamente, tra i suoi molti talenti, Gregor è anche un abile insegnante di guida off-road, e ha accettato la sfida di ravvivare la fiducia di Matias dopo che si è ripreso fisicamente dal suo infortunio. Una fuga perfetta, e un’altra incredibile avventura, nel caldo del deserto sul confine frastagliato e aspro tra la California e l’Arizona.

Matias era nervoso, non voleva guardarmi negli occhi ma potevo percepire la sua paura, la paura della sabbia. La sabbia è un incubo. Assorbe potenza, energia, trazione ed entusiasmo. Qual miglior modo di affrontare le proprie paure nel calore secco del deserto dell’Arizona che una preparazione uno a uno?

Affronta le tue paure e non sono più spaventose, ma per Matias, che si stava rimettendo da una caviglia rotta durante l’estate, la paura era forse un po’ più grande. Quindi, torniamo a quella caviglia rotta.

Matias si è rotto la caviglia il giorno prima di partire per un’avventura epica attraverso l’Oregon orientale. Non solo ha scosso la sua fiducia, ma lo ha anche tenuto lontano dalla moto per mesi.

Non essendo uno che si fa scoraggiare, si è rimesso in sesto e ha suggerito di fare una lezione privata. Insegno tecnica di guida adventure e questa era la scusa perfetta per dirigersi in un posto caldo e ricostruire quella fiducia che aveva perso lungo la strada.

Dopo aver preso in considerazione il Messico, la California e l’Arizona, ci siamo decisi per Yuma, in Arizona, come luogo che avrebbe offerto la più grande varietà di paesaggi per preparare Matias per il suo prossimo viaggio in Africa. REV’IT! ci ha inviato dei prototipi di Cayenne 2 da testare nelle temperature frizzanti del vasto paesaggio vuoto. Dura, spoglia e spietata, con temperature mattutine intorno ai 0 °C e massime diurne vicine ai 38 °C, Yuma era esattamente ciò che volevamo.

Siamo partiti nel gelo del mattino indossando i mid layer e li abbiamo tolti quando siamo usciti dall’autostrada per raggiungere la strada non segnalata per le vetture a 4 ruote motrici. Secca e polverosa, la doppia pista serpeggiava attraverso colline rocciose coperte di cactus e profondi canali di ghiaia. Il nostro obiettivo: trovare l’equilibrio e i cactus saguaro.

Le due abilità fondamentali per guidare grandi moto fuori strada sono l’equilibrio e la trazione, e abbiamo iniziato con l’equilibrio. Essere attivi sulla moto, stare in piedi, muoversi e usare il proprio peso per guidare in modo dinamico si impara meglio con esercizi in piedi da fermi e poi con un gioco di seguire il leader. Attraverso la polvere, Matias osservava come stavo sulle pedane, spingendo e tirando la moto per mantenere l’equilibrio. Lo vedevo nel mio specchio che lottava, combatteva e poi trovava il suo punto di equilibrio. Il nostro ritmo era abbastanza serrato da mantenere la sua mente concentrata ma non distratta dalla velocità.

Volevo che Matias lottasse ma che sentisse dei progressi. Poi lo vedevo rilassare i suoi movimenti, che diventavano fluidi. Stavamo imparando. Ci siamo fermati per l’acqua all’ombra rada di un salice del deserto e Matias sorrideva. I segreti venivano svelati e la sua fiducia cresceva. Ci stavamo divertendo e guidavamo le nostre BMW raffreddate ad aria come se fossero state le moto da gara della Dakar che le hanno ispirate.

Dopo i terreni ghiaiosi e i sentieri rocciosi per le Jeep, era il momento di affrontare la parte dell’equazione relativa alla trazione. Glamis, una delle più grandi dune del sud-ovest, è dove Matias ha affrontato i suoi incubi sulle dune di sabbia, ma con le basi dell’equilibrio ancora fresche nella sua mente. Le dune presentavano a Matias due opportunità: poca o nessuna trazione così abbiamo abbassato la pressione delle gomme e siamo partiti.

Dopo alcune ore estenuanti, il flusso delle dune iniziava ad avere un senso: le dune sono trappole per la potenza del motore e una volta che te ne rendi conto e regoli la tua guida puoi iniziare a cavalcarle mentre salgono e scendono, come faresti con le onde dell’oceano. Il brivido che Matias provava nello scoprire i segreti della sabbia era palpabile.

Con l’equilibrio e la trazione presenti, era il momento di unire il tutto. Abbiamo trovato un sentiero ripido, cedevole e roccioso per le Jeep che aggiungeva paura serpeggiando in modo precario lungo la cima di una stretta cresta. Il mio obiettivo non era quello di spaventare Matias, ma di concentrarlo sui principi su cui avevamo lavorato e sapevo che Matias poteva guidare questa pista, ma lui non lo sapeva ancora. Sembrava pericolosa e decisiva. Siamo arrivati all’inizio, abbiamo bevuto molto dalle nostre borse idratanti, e siamo partiti.

Il sentiero è iniziato abbastanza facilmente, ma ha offerto una serie di salite estremamente ripide disseminate di rocce piccole e grandi, di ghiaia, sabbia e gradini, e non ha dato assolutamente il tempo di fermarci a pensare a nulla di tutto ciò. Nell’interfono ho udito i dubbi: “Gregor, no, non credo che posso riuscirci!” Due giorni prima, avrebbe potuto avere ragione, ma in questo giorno Matias ha mantenuto il suo occhio sul premio, il suo equilibrio neutro e la sua gomma posteriore non ha slittato.

Quando la BMW di Matias ha raggiunto la cima della salita finale, non c’era nessuno più sorpreso di lui e assolutamente nessuno più felice.

Matias aveva la determinazione, ma ora aveva anche le capacità e con esse la fiducia. Buona fortuna in Africa, amico mio!

Incontra Gregor, una sorta di uomo rinascimentale dei giorni nostri. Inizialmente impegnato come fotoreporter, Gregor ha poi ampliato le sue competenze alla costruzione di moto e all’insegnamento della guida in fuoristrada, e fa inoltre una pizza eccezionale. Leggi di più sulle sue avventure precedenti cliccando sui link sottostanti.