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In un percorso di carriera raramente visto, Danilo Petrucci si è fatto strada nelle classi Superstock 1000, prima in Italia e poi nella WorldSBK, per passare direttamente alla MotoGP. Ancora più raramente, il simpatico italiano è riuscito a vincere non uno, ma due Gran Premi, il primo dei quali è stato particolarmente speciale: vincere il GP di casa al Mugello in sella alla Ducati ufficiale, un suo sogno che si è avverato.
Il carattere di Petrucci, che non è certo quello di un pilota qualunque, è definito dalla sua onestà e dalla sua simpatia, oltre che dalla sua corporatura, a detta di altri corridori, piuttosto robusta. Battendo i pronostici e la concorrenza, il pilota di Terni ha conquistato nel tempo i critici. Se non è stato con la sua impressionante trasformazione per diventare un doppio vincitore di GP, sicuramente quando ha fatto il salto improvviso per correre il Rally Dakar e ha realizzato il sogno di una vita di correre negli Stati Uniti d’America, facendo incetta di vittorie in entrambe le occasioni.
Ora si appresta a tornare nella squadra con cui ha combattuto per il titolo Superstock 1000 nel 2011, correndo nel Campionato del Mondo Superbike con una Ducati, per aggiungere un impressionante quarto campionato diverso, con tre costruttori diversi, in soli due anni. Non per niente Petrucci è chiamato The Handyman, il tuttofare.
